top of page

Danza Orientale al Maschile

La danza orientale maschile sta diventando sempre più famosa espandendosi come una forma d'arte unica. E' l'opposto di quello che molti pensano. Non è una novità che l’uomo danzi perché nella danza orientale la danza praticata dal sesso maschile è molto antica.

Nei paesi musulmani, l'Harem che è una parte della loro casa, riservato alle donne della famiglia. Era un luogo a cui i maschi non era consentito entrare almeno che non fossero “Eunuchi” (Col termine eunuco sono indicati quegli uomini che erano sottoposti, in età prepuberale o puberale, a interventi più o meno estesi di mutilazione dell'apparato genitale ). Se il ragazzo era Eunuco li custodivano nell’ harem, insieme a diverse centinaia di donne che erano mogli e concubine dei grandi Sultani. All’interno dell’ Harem, danzatrici e musicisti intrattenevano le donne che vivono nell’ harem. Infatti la prima forma di danza del ventre è stata eseguita dalle donne per le donne. La donna che danzava veniva chiamata “Rakkase” infatti è la ballerina di epoca Ottomana.

Come naturale espressione d'arte, la danza costituiva parte integrante dell'intrattenimento e della vita sociale sia presso la corte Ottomana sia nelle manifestazioni popolari. Originariamente legata alle rappresentazioni musicali era eseguita sia al maschile che al femminile. La categoria delle Rakkase, vale a dire delle danzatrici termine questo derivato dalla parola Raks (danza), era di appannaggio quasi esclusivo delle non appartenenti alla religione Musulmana infatti diventare ballerina o cantante era severamente proibito alle donne Musulmane in quanto ruolo ritenuto disdicevole. Anche le Rakkase non Musulmane che si esibivano dovevano indossare il velo e abiti molto conservatori e pudici. Nel contesto nelle rappresentazioni pubbliche oltre alle donne a cui era consentito esibirsi emulavano le danze femminili dei danzatori chiamati “Rakkas”.

Con l'assenza di donne nella vita sociale e di intrattenimento visto che le non Musulmane erano poche, gli uomini ottomani avrebbero privilegiato i danzatori, generalmente conosciuti appunto come Rakkas, per soddisfare il loro bisogno di vedere qualcosa di estetico. I ballerini di sesso maschile avevano una maggiore libertà rispetto alle Rakkase, infatti potevano essere sia Musulmani o non. Gli storici dicono che ci sono stati due tipi diversi di Rakkas: Kocek e Tavsan Oglan.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

I Koceks e i Tavsan Oglan venivano ingaggiati e chiamati a seguito di celebrazioni importanti e per banchetti di nozze, feste, sagre, e solitamente danzavano anche in presenza dei Sultani.

La tradizione dei Rakkas era un riflesso della vita solitaria del maschio ottomano. I ragazzi danzanti venivano reperiti e ingaggiati in diverse società di animazione chiamate “Kol”. Entro la metà del 1600, si diceva che i danzatori ingaggiati fossero circa 3000 in dodici aziende differenti. Erano tutti ragazzi giovani molto belli e sensuali, attraenti e accuratamente addestrato in musica e danza. La loro danza era una danza sessualmente provocante, danzata a piedi nudi, schioccando le dita e con movimenti lenti del ventre, gesti ed espressioni molto suggestive, piccoli virtuosismi o acrobazie, e suonando stumenti a percussione come le Castagnette ( un tipo di nacchere ) chiamate “Calpara” in tempi più tardi vengono inseriti i piatti di metallo chiamati “Zill” ovvero i Cimbali. I ragazzi danzavano fino a quando rimanevano belli e potevano nascondere la loro barba e la loro peluria. E’ importante dire che il Maschio danzante era un sostituto accettabile alla donna per cui era vietato danzare. Alcuni membri del pubblico spesso rimanevano talmente incannati dai Koceks che si narra abbiano scritto delle poesie su questi ballerini maschi. Molte volte invece altri hanno perso il controllo, mandando in frantumi vetri, e gridando hanno attaccato i poveri i ballerini.

La professione del Koceks andò fuori moda nel 1800 durante l'era di Mahmut II. E 'stata ufficialmente bandita nel 1856, costringendo molti dei Koceks ad emigrare in altri paesi come l'Egitto. Quando, gli esuli "Kocek" giunsero in Egitto si integrarono con un altra schiera di danzatori "simili" e già presenti in Egitto, conosciuti con il nome di "Khawals". Individui maschili che vestendo in abiti femminili imitavano danze e atteggiamenti delle donne Ghawazee. Per risolvere il problema della peluria sul volto i Khawals, usavano portare il velo celando così l'inestetismo . Questi nuovi "particolari" soggetti, i Kocek, furono rapidamente accettati, in quanto assai raffinati nel vestire, dai modi gentili e padroni nell'arte della danza, si integrarono ed a volte sostituirono le danzatrici Ghawazee allontanate dalle aree metropolitane. Non è poi affatto raro che in questo stesso periodo alcuni dei numerosi visitatori occidentali abbiano assistito a spettacoli di danza eseguiti da uomini credendoli delle "autentiche" danzatrici egiziane.

Oggi, invece molti danzatori si esibiscono in diverse parti del mondo dal Libano, dall’Egitto, dall'Argentina, dall’America, dalla Germania e dalla Turchia, i ballerini di danza orientale incantano le platee di qualsiasi luogo.

I danzatori maschi hanno fatto storia, come scritto in precedenza, in questa arte, spesso all’ombra di note star femminili a cui insegnavano i segreti di questa danza.

La danza orientale, solitamente praticata dalle donne appunto, negli ultimi anni ha conquistato la simpatia anche del popolo maschile, gli uomini hanno capito che la danza orientale è virile e non ha nulla a che fare con quella per signore: i movimenti sono più bruschi, l’energia liberate è diversa e i benefici gli stessi.

Muovere il proprio ventre e prendere conoscenza di parti del corpo poco usate abitualmente dall’uomo, sarebbe anche un ottimo antidoto contro la timidezza e aiuterebbe a comprendere meglio lo sfaccettato universo femminile.

La scelta da parte dell’uomo di seguire un corso di danza è una scelta cosciente, poiché a differenza della donna che spesso si accosta alla danza perché spinta si da piccola dalla mamma, o perché attratta dal tutù e dal rosa, il maschio nasce con questo dono e con la consapevolezza di scegliere una disciplina che ha già fatto il suo gioco scegliendolo con anticipo come suo promotore. Oggi l’uomo che danza mette in evidenza quanto non vi sia più la paura di mostrarsi nello svolgere un attività che viene considerata prettamente femminile come la danza ed in special modo questo tipo disciplina.

Oltre al Raqs Sharqy classico o moderno che l’uomo può danzare come solista o in coppia con la donna, esistono delle danze di folklore riservate solo agli uomini.

L'abito e lo stile di danza sono diversi da quelli delle danzatrici.

Si indossano ampi pantaloni, un copricapo intrecciato, un gilet con lavorazioni in paillettes e una cintura riccamente intarsiata, e spesso a discrezione del danzatore un mantello che si estende alle braccia.

Le informazioni su lo stile maschile della danza del ventre sono difficili da trovare.

La maggior parte dell’ insegnanti e degli studenti sono di sesso femminile, così non è sorprendente che lo stile femminile sia quello più insegnato, lasciando allo studente maschio poca possibilità di vederci chiaro sulla differenza degli stili.

 

 

Per gli uomini interessati a questa danza, qui sono riportati alcuni suggerimenti:

Struttura Ossea:

Per evitare di danneggiare se stessi, gli uomini dovrebbero tenere a mente alcune differenze di genere fisico:

I fianchi della donna sono anatomicamente più idonei rispetto a quelli maschili per i movimenti laterali, mentre i fianchi maschili sono migliori per trasmettere i movimenti pelvici avanti e indietro.

Importante tenere sempre le ginocchia flesse per effettuare qualsiasi movimento pelvico.

 

Atteggiamento:

Il ruolo storico dei ballerini di sesso maschile nel gruppo era quello di proteggere le donne.

Un uomo dovrebbe proiettare potenza e immediatezza, magari con uno sguardo feroce oltre la folla, facendo alcuni grandi e lenti movimenti, con ampi spostamenti.

 

Coreografia:

Le donne di solito si muovono sulle diagonali, mentre gli uomini tendono a spostarsi perpendicolarmente al pubblico. Le donne spesso si muovono con una leggera angolazione al pubblico, mentre gli uomini di solito sono diretti di fronte al pubblico o di profilo.

E solitamente gli uomini non stanno molto di spalle al pubblico come di solito usano fare le donne.

 

Mani:

Le donne possono usare le mani in maniera più morbida ed elegante , mentre gli uomini tengono le mani in maniera standard senza eccedere con movimenti fluttuanti.

Espressione del viso:

Un sorriso e la massima espressione del viso, esso infatti comunica, fiducia, gioia e virilità, per cambiare invece è ottimo uno sguardo grintoso quando si vuole mostrare direttamente il proprio potere.

Solitamente mentre si balla bisogna mantenere un atteggiamento orgoglioso, pur mantenendo il rapporto con il pubblico.

Le differenze di stile:

Dove le donne possono esibirsi in maniera morbida, gli uomini possono farlo in maniera più forte e moderna.

Mentre le donne in primo luogo danzano sulle mezze punte dei piedi, gli uomini solo occasionalmente danzano sulle mezze punte dei loro piedi, infatti essi solitamente danzano a piede piatto e ben fondati.

Spesso i movimenti pelvici sono invertiti per gli uomini:

Dove le donne includono un movimento pelvico come il Tack, gli uomini usano una spinta pelvica in avanti o indietro. Quando una donna fa un piccolo movimento, l’ uomo la rende più grande amplificandolo,

Quando la donna si sposta facendo capo, gli uomini generalmente mantengono una posizione neutra.

 

 

© 2013 created by Pamela Irena Bielecka

bottom of page